mercoledì 31 marzo 2010

da Montelusa a Monteleone

L'ultimo romanzo di Camilleri, ambientato nel 1929, riporta un ordine di servizio del Viminale, concernente il trasferimento del brigadiere Gerlando Testa, dal Regio Commissariato P.S. di Vigata a quello di <<PIZZONI (Vibo Valentia - Calabria)>>.

La citazione mi ha dato da pensare, in quanto la provincia di Vibo Valentia è diventata operativa solo negli anni scorsi (se la memoria non m'inganna, nella primavera del 1995); credo che, in precedenza, il comune di Pizzoni facesse parte della provincia di Catanzaro.

L'estensore della nota (e l'autore del romanzo) avrebbero dunque dovuto scrivere <<PIZZONI (Catanzaro - Calabria)>>?

Non ne sono del tutto certo, in quanto la città di Vibo Valentia potrebbe essere stata citata come mero punto di riferimento, al fine di indicare al destinatario l'ubicazione di Pizzoni, che è certamente più vicino a Vibo che a Catanzaro (anche se poi chi scrive ritiene necessario precisare che Vibo è in Calabria).

Anche il lettore potrebbe trarre una certa utilità dalla precisazione, che qualifica implicitamente la destinazione come punitiva, anche in ragione del fatto che è misconosciuta.

Merita peraltro ricordare che - all'epoca dei fatti narrati - Vibo Valentia era in corsa per diventare capoluogo di provincia, sotto gli auspici del vibonese Luigi Razza, giornalista, politico, deputato al Parlamento e Ministro dei Lavori Pubblici del Governo Mussolini.

La tendenza a ridisegnare i confini delle circoscrizioni amministrative, lungi dal costituire una moda recente, era infatti già in voga durante il ventennio.

Valga per tutti, in Calabria, il caso della ''Grande Reggio'', nata con il regio decreto 7 luglio 1927 n. 1195, che aggregò 'spintanaemente' al comune capoluogo quattordici piccoli comuni (ad oggi, solo quattro di questi sono riusciti riusciti a tornare autonomi).

Lascio per ultima l'ipotesi più fantasiosa, quella che io prediligo: non è del tutto da escludere che l'autore, dopo aver accompagnato per anni i propri lettori per le vie di una immaginaria Montelusa, abbia voluto effettuare una piccola deviazione verso la quasi omonima città di Monteleone, che proprio durante il ventennio fu ribattezzata, tornando al proprio antico nome romano di Vibo Valentia.

Se così fosse, mi permetterei di suggerire un'ulteriore variante di percorso, per condurre il lettore non a Pizzoni, ma a Marinella di Pizzo, a pochi chilometri da Vibo-Monteleone, e così facendo evocare la Marinella di Vigata-Montelusa.

P.S. Il romanzo che ha provocato questa divagazione è 'Il nipote del Negus', di Andrea Camilleri, editore Sellerio, Palermo, 2010

[post inviato da Alessandro]

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