mercoledì 23 giugno 2010

preoccupazione internazionale

Durante un viaggio aereo da Bruxelles a Roma ho ascoltato un colloquio che mi ha consentito di toccare con mano la preoccupazione che serpeggia tra le fila dei nostri rappresentanti in Europa.

Il cuore del problema dibattuto era il seguente: sin quando il disegno di legge sulle intercettazioni non sarà stato approvato dal Parlamento italiano, non sarà possibile dar luogo all'iniziativa di protesta presso la Commissione che alcuni europarlamentari italiani stanno preparando con amorevole cura.

Un ascoltatore malevolo avrebbe potuto ritenere che qualcuno degli oppositori auspica che l'approvazione della legge faccia celermente il suo corso.

Pomigliano

Più di una voce si è levata per chiedere che l'accordo di Pomigliano non diventi un precedente applicabile ad altri casi.

Non capisco quale sia il timore: Che altre imprese decidano di investire in Italia? Che i sindacati aziendali possano trattare sull'organizzazione dei turni e del lavoro straordinario? Che si ponga un freno all'assenteismo?

Perché i lavoratori di un'altra fabbrica non dovrebbero poter avere il diritto di decidere sul proprio destino?

Forse qualcuno non riesce a rassegnarsi al fatto che possa essere affidata ai lavoratori l'ultima parola sulla praticabilità degli accordi sindacali.

[post inviato da Alessandro]