sabato 29 maggio 2010

Ogni tempo ha il suo fascismo

Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà.

A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti.

(Primo Levi)

[post inviato da Cesare Lombroso]

tutela della privacy

Sei mesi dopo la rivolta degli immigrati, il TG1 è tornato a Rosarno.

Il servizio, andato in onda alle 20:00 di sabato 29 maggio, ha mostrato in rapida successione:

- un caporale che assoldava manovalanza sulla pubblica via (la targa dell'automobile era oscurata per impedire l'identificazione);
- un imprenditore agricolo che ammetteva di occupare in nero lavoratori senza permesso di soggiorno (la telecamera inquadrava i piedi dell'intervistato);
- un lavoratore che denunciava i soprusi che gli extracomunitari continuano a subire quotidianamente (il volto dell'intervistato veniva ripreso con un'inquadratura laterale che ne consentiva facilmente l'identificazione).

Sarebbe bene che la televisione pubblica si preoccupasse di tutelare anche la privacy delle vittime e non solo quella degli aguzzini.

[post inviato da Alessandro]

mercoledì 26 maggio 2010

tassa sui turisti

La manovra non mette le mani nelle tasche degli italiani ma istituisce una tassa di 10 euro al giorno sui turisti che pernottano negli alberghi romani.

Sono proprio curioso di sapere cosa racconteranno il Presidente del Consiglio e il Ministro del Turismo il prossimo 8 giugno, in occasione dell'assemblea di Federalberghi.

[post inviato da Pasquale]

tassa di soggiorno

Il Governo intende assegnare al comune di Roma la facoltà di istituire una tassa sui soggiorni nelle strutture ricetive (sino a 10 euro per notte).

La misura produrrà, tra l'altro, uno dei seguenti effetti (o un mix tra i due):
- o il costo della tassa sarà trasferito sul turista, mediante un aumento di prezzo, il che determinerà una minor capacità competitiva della destinazione;
- o il costo sarà assorbito dalle imprese, con conseguente erosione dei margini operativi.

Nel corso degli ultimi anni, sono stati varati incentivi, provvidenze e rottamazioni di vario genere in favore di molti settori produttivi, ma poco o nulla è stato fatto per il turismo.

In campagna elettorale, entrambi gli schieramenti si erano impegnati a ridurre l'aliquota IVA sugli alberghi, per diminuire il divario con i paesi concorrenti.

Quella promessa non ha trovato alcun seguito nei fatti.

Oggi, il turismo torna d'attualità nell'agenda governativa con un provvedimento che va nella direzione opposta e deprime il mercato, penalizzando le imprese ed allontanando i turisti.

redditometro

Torna d'attualità il tentativo di arginare l'evasione fiscale mediante  l'analisi del livello e della tipologia dei consumi (cosiddetto redditometro).

La motivazione è condivisibile ma - a mio avviso - il rimedio rischia di essere peggiore del male: nel tentativo di sottrarsi allo sguardo del fisco, alcuni consumi saranno occultati ed altri, più semplicemente, cancellati.

Lo Stato incasserà meno imposte indirette e diminuirà il reddito di chi vende i beni e i servizi considerati di lusso, con ulteriori  effetti negativi sulle imposte dirette.

Come ha insegnato l'esperienza delle ristrutturazioni, per far emergere i redditi occulti, sarebbe più efficace un sistema che 
consenta ai cittadini di portare in detrazione una parte delle spese effettuate per l'acquisto di determinati beni e servizi.

Nell'attesa di questa riforma, che da tanto tempo molti chiedono, sarebbe utile una campagna di comunicazione volta a ricordare a tutti i cittadini il diritto - dovere di richiedere l'emissione di fatture, ricevute fiscali e scontrini.

[post inviato da Alessandro]

lunedì 3 maggio 2010

qui sarei telice

Tante volte avevo visitato ambienti e luoghi dove mi ero detta: qui
sarei felice.
Solo l'esperienza mi aveva insegnato che andare a stare in un posto nuovo non significa fare una nuova vita.
Tutti noi ci portiamo dietro ovunque andiamo le nostre manie e le nostre preoccupazioni, i nostri complessi e i nostri traumi, il nostro cocciutissimo mondo interiore che, anche volendo, non riusciremmo mai a reinventarci.

[Alicia Gimenez-Bartlett, Il silenzio dei chiostri]