La Cgil chiede la cancellazione della legge Biagi.
Se non fosse immediatamente possibile un'abrogazione secca della legge, si potrebbe quanto meno tentare lo stralcio di alcuni capitoli.
Ad esempio:
- cancellare il lavoro a progetto, tornando alla prassi dei co.co.co. a vita, senza uno straccio di tutela e di contratto;
- eliminare il nuovo apprendistato, che concede incentivi alle imprese solo se adempiono effettivamente agli obblighi formativi;
- abrogare il lavoro ripartito, che concede immotivatamente troppa libertà ed autonomia ai lavoratori;
- cassare la disciplina del part time, che ha l'evidente difetto di recepire i risultati della contrattazione collettiva;
- eliminare il lavoro intermittente, per precludere ogni possibilità di tutela delle attività occasionali.
F35: perché sì.
10 anni fa