mercoledì 29 marzo 2006

autonomia di pensiero - 1

Com'è noto, Confindustria è orgogliosa della propria autonomia e rifugge da ogni collateralismo.

Ad esempio, oggi Federturismo, la giovane organizzazione turistica di viale dell'Astronomia, critica Massimo D'Alema, reo di non essersi allineato alle indicazioni formulate da Prodi in tema di politica turistica.

martedì 21 marzo 2006

panchina traballante

Dopo il big match di Vicenza, Viale Dell'Astronomia ha invitato gli associati al silenzio stampa.

In genere, la mossa successiva prevede il cambio dell'allenatore.

lunedì 20 marzo 2006

turisti a Vicenza - 1

Romano Prodi, parlando a Vicenza, ha rassicurato Confindustria: il prossimo Governo non avrà un ministro del turismo, basta un coordinamento.

Oggi è arrivata la puntuale smentita della Margherita: secondo Paolo Gentiloni, il prossimo governo avrà o un ministro senza portafoglio o un vice ministro a Palazzo Chigi per il turismo.

venerdì 17 marzo 2006

pochi autonomi contro i prodi autonomi

Ieri si è svolta la fiaccolata contro ogni violenza, organizzata da Confcommercio Milano.

Hanno sfilato cinquemila secondo la Questura, diecimila secondo gli organizzatori.

Sembra di capire che l'iniziativa non abbia incontrato il gradimento di Repubblica, che oggi titola in prima pagina "centinaia di commercianti alla marcia".

domenica 12 marzo 2006

loculi e lenzuola

Il 10 marzo il Ministro dell'Interno ha comunicato le dimensioni della scheda elettorale: 40 centimetri per 22. Poco più grande, quindi, di un comune foglio A4 (29,7 centimetri per 21).

Secondo il Sole 24 ore (pagina 8, domenica 12 marzo), si tratta di un "piccolo mostro di carta", che fa il paio con cabine elettorali simili a "loculi scomodi.

Sembra di capire che, non potendo insistere sulla leggenda della scheda grande come un lenzuolo (e, infatti, il mostro è diventato "piccolo") si sia passati a criticare le dimensioni delle cabine.

giovedì 9 marzo 2006

fedeli alla linea

Il direttore del Corriere della Sera, pur avendo schierato il proprio giornale con il centro sinistra, si è riservato di continuare ad ospitare opinioni dissenzienti.

Il comitato di redazione, sconcertato da questo eccesso di democrazia, lo ha prontamente richiamato all'ordine, richiedendo che la linea del direttore venga portata avanti con "coerenza e continuità".

Chissà se qualcuno avrà ancora il coraggio di dileggiare Emilio Fede!