martedì 30 settembre 2008

circolo vizioso

La CAI ha promesso ad alcune categorie di lavoratori un'area contrattuale specifica.

Passata la tempesta, ogni singola corporazione disporrà di una guida rossa per tornare in su la via a reclamare privilegi di casta e contratti collettivi per pochi intimi.

Diceva Eugene Ionesco: "Prendete un circolo. Accarezzatelo. Diventerà vizioso".

lunedì 29 settembre 2008

Robin Hood - 5

Nel 2003 l'INPS ha assunto le funzioni (e i debiti) dell'Istituto Nazionale di previdenza per i dirigenti di aziende industriali, incorporandone il disavanzo nel bilancio del fondo pensioni lavoratori dipendenti, che è stato gravato di maggiori oneri per circa due miliardi di euro l'anno.

Un accordo stipulato da Confindustria e Federmanager il 16 settembre 2008 ripropone il medesimo trucco, prevedendo che le prestazioni del fondo di assistenza sanitaria dei dirigenti industriali possano essere finanziate anche da contributi versati da operai ed impiegati.

domenica 28 settembre 2008

Mitbestimmung

Una parte del sindacato guarda con favore all'ipotesi di ingresso di Lufthansa nella compagine di CAI, in quanto il sistema di governance alla tedesca contempla la presenza dei rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di sorveglianza delle società.

Ecco un buon motivo per tifare Air France!

domenica 21 settembre 2008

colf ad alta quota

Ho letto oggi sul Corriere della Sera che una hostess precaria dipendente da Alitalia guadagna 2.500 euro al mese per lavorare 90, a volte 94 ore mensili.

Nonostante quello che affermano i piloti, forse più di una colf sarebbe interessata a ricevere un trattamento analogo.

sabato 20 settembre 2008

bugie e verità

Nel paese della bugia, la verità è una malattia.

[post inviato da Tito Livio]

alitalia

Mentre il Titanic affonda, l'orchestrina continua a suonare la solfa dell'italianità di Alitalia, che sarebbe essenziale per lo sviluppo della economia turistica nazionale.

Guardando le frotte di turisti che Ryanair riversa sull'aeroporto di Alghero, viene da domandarsi se la compagnia irlandese sia segretamente posseduta da una cordata di imprenditori italiani.

martedì 9 settembre 2008

Kulturkampf

Il Sommo Pontefice ha lanciato un forte richiamo all'impegno dei cattolici in politica.

Sorge spontaneo il riferimento all'articolo 130 A del codice penale tedesco, introdotto dalla legge 10 dicembre 1871, ai sensi del quale ''un religioso [..] che [..] fa degli affari dello Stato oggetto di una esternazione o di una riflessione in un modo che danneggi la quiete pubblica, è condannato al carcere o alla reclusione fino a due anni''.

[post ispirato da una segnalazione di Cesare Lombroso]

domenica 7 settembre 2008

dediche

Nel corso del concerto di Roma, la popstar Madonna ha dedicato al pontefice la popolare canzone "Like a virgin".

Forse avrebbe dovuto dedicargli "Papa don't preach".

[post inviato da Cesare Lombroso]

giovedì 4 settembre 2008

punica fides - 2

Sembra di capire che la riforma federalista proposta dal ministro Calderoli, se approvata, consentirà ai comuni di istituire una tassa sul turismo.

Ho provato a rileggere il programma del Popolo della Libertà, ma non ho trovato nessun accenno a questa nuova tassa.

martedì 2 settembre 2008

ius sanguinis e ius soli

La disputa sul diritto di voto amministrativo agli immigrati regolari offre lo spunto per tornare a discutere dei principi che regolano la concessione della cittadinanza.

L'Italia continua a conferire la cittadinanza ai discendenti di coloro che emigrarono in America e in Australia durante il secolo scorso.

Nel contempo, lo status di cittadino non viene riconosciuto ai figli degli immigrati che sono nati sul territorio dello Stato, parlano la nostra lingua e frequentano le nostre scuole.

Forse è giunto il momento di abbandonare il criterio dello ius sanguinis in favore del criterio dello ius soli, tipico dei Paesi caratterizzati da una forte immigrazione.

Feccia alata

Chi sono i cavalieri bianchi pronti a correre in soccorso della compagnia di bandiera?

Sono immobiliaristi, monopolisti o aspiranti tali, in generale imprenditori bisognosi di attenzioni da parte delle pubbliche autorità.

Non ci stupirebbe che qualcuno di questi ardimentosi fosse chiamato, in un prossimo futuro, a sacrificarsi ulteriormente, rilevando, ad esempio, la Tirrenia di navigazione.

Lo scempio Alitalia si chiuderà nei prossimi giorni con una sorta di bancarotta preferenziale che assegnerà ai privati l'unico asset dell'azienda, la navetta Roma-Milano, riversando sui contribuenti gli oneri relativi alla bad company, cioè tutto il resto.

L'offerta Air France ritirata nel marzo 2008 era incomparabilmente superiore a quanto si prospetta oggi.

Nel frattempo, 300 milioni di pubblico denaro sono stati bruciati sull'altare della propaganda berlusconiana, e il bello è che questi 300 milioni andranno a finire nella bad company, cioè saranno ripagati dagli stessi che li avevano sborsati, cioè noi popolo bue.

Tuttavia non si può rimproverare a Berlusconi di essere se stesso. I veri colpevoli dello scandalo Alitalia vanno ricercati altrove: nei sindacati e nel precedente governo in particolare.

Le organizzazioni sindacali hanno raggiunto il mirabile obiettivo di far fallire la compagnia, e oggi continuano nella loro farsa scimmiottando una trattativa che non può esserci, atteso lo stato di fallimento dell'azienda.

Negozieranno, al solito, una mobilità infinita, tale da garantire un decennio di integrazione salariale ai lavoratori in esubero, liberi a questo punto di attendere la "meritata" pensione magari dedicandosi a qualche lavoretto in nero.

Il tutto in spregio al beffardo incipit della nostra carta costituzionale, una repubblica fondata sul lavoro e sull'indennità di disoccupazione.

La principale responsabilità del peggior governo della Repubblica, lo scellerato Prodi II, è quella di aver coscientemente rinunciato alla trattativa con Air France, ben sapendo come fosse l'unica via possibile di salvezza industriale della compagnia, incapace di superare le proprie divisioni, la propria demagogia, vittima di una assurda furbizia che lo ha portato meschinamente a lasciare la patata bollente al futuro governo Berlusconi.

E quindi, come per la munnezza di Napoli, in questo squallore anche un piazzista di provincia come il nostro attuale Presidente del Consiglio può degnamente assurgere a padre della Patria, e i trucchi utilizzati, anche i peggiori, possono essere giustificati dalla necessità di agire per salvare il salvabile.

Nonostante ciò, la nuova Alitalia sarà una minuscola compagnia il cui principale business sarà quello di lucrare alle spalle degli italiani operando >in regime di monopolio, data la fusione con Air One, sulle più importanti tratte nazionali.

Che conquista! Saremo tartassati da una società ad azionariato nazionale: che soddisfazione!

[post inviato da Cesare Lombroso]