sabato 26 marzo 2011

click day

Pur essendo a favore dell'informatizzazione della pubblica amministrazione, che reca indubbi vantaggi alla collettività, non condivido l'entusiamo nutrito da Andrea Balzanetti nei confronti del click day che il Viminale periodicamente organizza per ricevere le domande di assunzione degli immigrati (Corriere della sera, 26 marzo, pagina 58).

Il vizio di fondo del click day sta nel suo carattere assolutamente aleatorio: si tratta di una lotteria, in cui il primo premio (il permesso di soggiorno per motivi di lavoro) non va ai più meritevoli né ai più bisognosi, ma a coloro che hanno la fortuna di riuscire a cliccare per primi.

[post inviato da Alessandro]

giovedì 24 marzo 2011

patrimonio artistico ed economia turistica

Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera del 24 marzo, ha ricostruito simpaticamente il balletto di cifre che negli anni è stato utilizzato per magnificare le dimensioni del patrimonio artistico italiano.

Stella cita Spadolini (in Italia c'è il 50% dei beni storici e culturali dell'intera Europa), De Mauro (l'Italia custodisce il 75% del patrimonio artistico internazionale), Carraro (40%), Berlusconi (50%), Brambilla (70%) ed altri.

Al di là della difficoltà di contare (e, prima ancora, di definire) il patrimonio artistico, per poterne pesare la valenza turistica, occorre considerare come siano cambiati i mercati negli ultimi anni:

- nuove rotte internazionali sono state aperte al grande pubblico, moltiplicando le dimensioni del patrimonio artistico fruibile, in tutto il mondo;

- nuovi clienti si affacciano sui mercati, nuove culture esprimono nuove domande, che non sono ispirate unicamente dal modello del Grand Tour.

Detto in altri termini, i paesi occidentali non detengono più il monopolio del turismo culturale, né dal lato dell'offerta né da quello della domanda.

Questa consapevolezza ci deve indurre ad una maggiore attenzione verso i nostri tesori: conoscerli meglio, custodirli meglio, promuoverli meglio, venderli meglio.

Se sapremo farlo, ne ricaveremo nutrimento per la nostra cultura, lustro per la nostra immagine e sviluppo per la nostra economia.

[post inviato da Alessandro]

sabato 19 marzo 2011

Crocifisso nelle scuole: obbligo o facoltà?

Da laico, nutro una quieta indifferenza verso l'esposizione del crocifisso nelle scuole.

Ritengo tuttavia sbagliato imporre tale prassi con una direttiva ministeriale.

Sarebbe a mio avviso più corretto affrontare la questione classe per classe, con una decisione a maggioranza, affidata ai genitori degli alunni o, dopo il compimento dei sedici anni, agli alunni stessi.

[post inviato da Alessandro]

mercoledì 16 marzo 2011

Vae victis

Sembra di capire che Gheddafi stia riconquistando posizioni.
Lo intuisco dal fatto che, da qualche giorno a questa parte, alcuni organi di informazione italiani qualificano gli oppositori del Colonnello come ''ribelli''.