sabato 29 gennaio 2011

tassa di soggiorno

Nel 2008, tanto Berlusconi quanto Veltroni misero per iscritto nel proprio programma l’impegno ad intervenire, in modi diversi, per ridurre l’aliquota IVA applicata alle attività turistiche.

Non mi stupisce il fatto che le promesse elettorali non siano state mantenute. Ma suona come una beffa l'inversione di marcia che ha portato entrambi gli schieramenti a sostenere l’introduzione di una nuova tassa sui turisti, che dovrà essere pagata da tutti coloro che pernottano fuori casa, per vacanza o per lavoro.

Si legge sui giornali che la nuova tassa dovrebbe mediamente costare “solo” tre euro al giorno per persona (e potrebbe arrivare sino ad un massimo di cinque euro): ciò significa, per una famiglia di quattro persone che trascorre una settimana di vacanza al mare, un prelievo di quasi cento euro.

Significa, anche, che il prezzo di una camera matrimoniale in vendita a cento euro per notte sarà gravato da una sovrattassa di sei euro, cioè il sei per cento.

Se qualcuno proponesse l'approvazione di una legge che elevi del sei per cento il prezzo delle automobili o del pane, sarebbe portato di filato al manicomio.

Quando la medesima proposta riguarda il turismo, il genio che l'ha partorita è considerato alternativamente un mago della finanza pubblica o un paladino delle autonomie municipali.

[post inviato da Alessandro]

domenica 16 gennaio 2011

Mirafiori: per Repubblica schiacciante vittoria dei no.

Quel 54% di sì che esce dalle urne di Mirafiori parla di una vittoria sofferta. In quei no, dice Paolo Griseri su Repubblica di oggi16 gennaio 2011, c’è la saggezza delle tute blu. Se non ci fosse stato il voto degli impiegati (FIOM: Federazione Impiegati Operai Metallurgici), il sì avrebbe vinto ancora, ma di poco… praticamente avrebbe perso! Ma forse, a ben vedere, il sì ha perso, e ha vinto il no. Anzi, il no ha stravinto, come ci ricorda Paolo Griseri a pagina 12, in catena di montaggio dove in no sono stati addirittura il 53%!

E qui anche il lettore di Repubblica più tenace viene colto dal dubbio: con il 54% di sì c’è una vittoria sofferta, ma con il 53% di no si stravince! Come è possibile? Poi il dubbio svanisce, perché Eugenio Scalfari in persona, a pagina 31, ci chiarisce che la vera porcata non è la legge elettorale di Calderoli, ma l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori.

Cesare Lombroso

lunedì 3 gennaio 2011

Al lupo, al lupo!

Apprestandomi a partire per un paese africano, ho ritenuto opportuno consultare il servizio che il nostro Ministero degli Esteri pone a disposizione degli italiani che si mettono in viaggio (www.viaggiaresicuri.it).

Dopo aver preso diligentemente nota dei suggerimenti relativi alla mia destinazione, ho "gironzolato" per il sito, apprendendo che il Ministero suggerisce a chi si reca nella Repubblica di San Marino di <<sottoscrivere una assicurazione che copra anche le spese sanitarie>>.

Mi è venuta in mente la favola di Esopo: quando il pericolo si manifestò realmente, nessuno diede ascolto al pastore che si divertiva a gridare <<Al lupo, al lupo!>>.

[post inviato da Alessandro]

domenica 2 gennaio 2011

Adamo ed Eva

D'accordo, mangiamola.

[Giorgio Faletti, Appunti di un venditore di donne, 2010]

La marcia di Radetzky

Così era allora!
Tutto ciò che cresceva aveva bisogno di tanto tempo per crescere; e tutto ciò che finiva aveva bisogno di lungo tempo per essere dimenticato.
Ma tutto ciò che un giorno era esistito aveva lasciato le sue tracce, e in quell'epoca si viveva di ricordi come oggigiorno si vive della capacità di dimenticare alla svelta e senza esitazioni.

[Joseph Roth, La marcia di Radetzky, 1932]

sabato 1 gennaio 2011

incipit

Se un uomo parte con delle certezze finirà con dei dubbi; ma se si accontenta di iniziare con qualche dubbio, arriverà alla fine a qualche certezza.

[Sir Francis Bacon, 1562-1629]

auguri!

Il Brigante Musolino e i suoi amici augurano un 2011 sereno e ricco di soddisfazioni.