Il Governo intende assegnare al comune di Roma la facoltà di istituire una tassa sui soggiorni nelle strutture ricetive (sino a 10 euro per notte).
La misura produrrà, tra l'altro, uno dei seguenti effetti (o un mix tra i due):
- o il costo della tassa sarà trasferito sul turista, mediante un aumento di prezzo, il che determinerà una minor capacità competitiva della destinazione;
- o il costo sarà assorbito dalle imprese, con conseguente erosione dei margini operativi.
Nel corso degli ultimi anni, sono stati varati incentivi, provvidenze e rottamazioni di vario genere in favore di molti settori produttivi, ma poco o nulla è stato fatto per il turismo.
In campagna elettorale, entrambi gli schieramenti si erano impegnati a ridurre l'aliquota IVA sugli alberghi, per diminuire il divario con i paesi concorrenti.
Quella promessa non ha trovato alcun seguito nei fatti.
Oggi, il turismo torna d'attualità nell'agenda governativa con un provvedimento che va nella direzione opposta e deprime il mercato, penalizzando le imprese ed allontanando i turisti.
F35: perché sì.
10 anni fa
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