martedì 27 dicembre 2011

doppio lavoro degli statali

A proposito del doppio lavoro degli statali: il dipendente pubblico, al pari di ogni lavoratore privato, dev'essere ovviamente tenuto al rispetto degli obblighi di fedeltà, correttezza e non concorrenza nei confronti del proprio datore di lavoro.

Altra cosa è il principio dell'esclusività del pubblico impiego, in base al quale il dipendente della pubblica amministrazione non può avere un secondo lavoro.

I fatti dimostrano che tale divieto, oltre a non impedire il malaffare, mette automaticamente fuori legge coloro che più di altri hanno voglia (e magari anche bisogno) di lavorare, confinando nell'area del lavoro nero migliaia di prestazioni che potrebbero essere tranquillamente rese alla luce del sole, con notevole beneficio per l'erario, per l'Inps e per la produttività del sistema economico.

Al di là di alcune obiettive incompatibilità (ad esempio, quelle concernenti i rapporti tra controllore e controllato) che potrebbero costituire oggetto di specifiche regolamentazioni, non si comprende per quale motivo un impiegato comunale non possa disporre autonomamente del proprio tempo libero, ad esempio facendo il cameriere nei banchetti o collaborando con l'impresa familiare.

[post inviato da Alessandro]

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