sabato 26 febbraio 2011

il denaro in testa - 2

Un intellettuale francese dell’Ottocento, Pierre-Joseph Proudhon, disse che la proprietà è un furto. Io credo tuttavia che ai fattori indicati da Andreoli occorra aggiungere l’intelligenza, l’intuito, la perseveranza e la fortuna. Penso anzitutto ai grandi imprenditori delle nuove tecnologie, capaci di creare bisogni che non esistevano, ma anche a coloro che hanno improvvisamente scoperto di possedere nelle loro terre ricchezze di cui non erano consapevoli e di cui hanno fatto buon uso.

[Sergio Romano, Corriere della Sera, 24 febbraio 2011]

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