domenica 5 aprile 2009

no global

.... I no global, ancora una volta, non hanno capito nulla.
Pretendono di essere i portabandiera degli umili, dei piccoli dannati della terra, mentre si comportano da privilegiati, indifferenti alle sorti del mondo.
Dicono di preoccuparsi del diritto, dei diritti dell'uomo, della democrazia, ma quale credito accordar loro, quando li vediamo bloccare il funzionamento di un'alleanza di democrazie interamente votata sia a difendere le democrazie attaccate, sia a promuovere e a rafforzare i valori democratici nelle società in cui tali valori sono fragili o sul nascere?
Si ritengono amanti del genere umano ma, stranamente, non hanno mai proferito una parola di rivolta o di compassione per il martirio del Ruanda o del Darfur.
Sono ideologi che, pur di fare trionfare le loro idee e i loro pregiudizi, accettano che, oltre ai bosniaci e ai kosovari, periscano le vittime senza numero e senza nome delle guerre dimenticate cui non si possono applicare i loro schemi prefabbricati ...

[Bernard-Henry Lévy, Corriere della Sera, 5 aprile 2009]

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