mercoledì 25 marzo 2009

fatti, credenze e potere

<<... la maggioranza di queste credenze nasce da un fatto o da un personaggio probabilmente storico, ma presto si evolve in movimenti sociali modellati dalle circostanze politiche, economiche e sociali del gruppo che le accetta.

Buona parte della mitologia che si sviluppa intorno a ciascuna di queste dottrine, dalle liturgie alle norme e ai tabù, proviene dalla burocrazia che si genera via via che evolvono, e non dal presunto evento soprannaturale da cui hanno avuto origine.

La maggioranza parte da aneddoti semplici e sicuri, un misto di senso comune e di folclore, e tutta la carica bellicosa che sviluppa deriva dall'interpretazione posteriore di quei principi, quando non tendono a snaturarsi per opera dei loro amministratori.

L'aspetto amministrativo e gerarchico sembra la chiave della loro evoluzione.

All'inizio la verità viene rivelata a tutti gli uomini, ma rapidamente compaiono individui che si attribuiscono la potestà e il dovere di interpretare, amministrare e, nel caso, alterare quella verità in nome del bene comune.

A questo scopo fondano un'istituzione potente e potenzialmente repressiva.

Questo fenomeno, tipico di tutti gli animali sociali, come ci insegna la biologia, non tarda a trasformare la dottrina in un elemento di controllo e battaglia politica.

Prima o poi la parola si fa sangue, e la carne sanguina.>>

[Carlos Ruiz Zafon, Il gioco dell'angelo]

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