sabato 21 gennaio 2012

danaro contante

La norma che vieta di pagare in contanti per importi superiori ai mille euro presenta un difetto evidente.
Cosa accade se, dopo aver mangiato e bevuto al ristorante, il cliente dichiara di non avere la carta di credito? E se la carta risulta smagnetizzata o priva di copertura adeguata? Lo Stato non può chiedermi di lasciarlo andare sulla fiducia, correndo il rischio di non vederlo mai più.
Il caso è più frequente di quanto si possa pensare. Per arrivare a un conto di mille euro, non è necessario pasteggiare a champagne. E' sufficiente un gruppo numeroso che festeggia un compleanno.
Comprendo lo spirito della norma, volta a contrastare l'evasione, ma ci vorrebbe un correttivo. Ad esempio, nei casi in cui il cliente dichiara di poter pagare solo in contanti, mi da un documento e io ne annoto il nome sulla ricevuta e una volta al mese comunico i nomi all'Agenzia delle Entrate.
Qualcuno potrà inorridire all'idea di quest'ennesimo Grande Fratello (anch'io non sono entusiasta all'idea) ma l'alternativa è lavorare per la gloria (o chiedere al cliente di pagare in anticipo).

[post inviato da Santino]

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